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mercoledì 31 luglio 2013

Vari tipi di clienti

Ce ne sono tanti di tipi, ma così tanti che si potrebbe scrivere un libro o quasi.
D'altronde ogni persona è unica nel suo essere e quindi è impossibile saper gestirli tutti. Ma procediamo per ordine, dal caso migliore a quello peggiore (parlo per agenzie, privati o aziende) che un traduttore potrebbe incontrare. Anche se al peggio non c'è mai fine...
C'è quello che ti contatta, gli va benissimo il preventivo che gli fai perchè è una persona che capisce davvero l'impegno, la professionalità e il tempo impiegato dal traduttore per fargli il lavoro, e via...tutto fila liscio, in più ti paga puntualmente entro 30 giorni data fattura.
C'è quello che ti contatta, storge un po' la bocca sul preventivo e ti chiede lo sconto immotivato, cioè perché gli sembra caro, e non perché gli è arrivata magari una pessima traduzione. E noi siamo costretti a spiegare e dare le nostre motivazioni del perché abbiamo applicato tale tariffa anziché un'altra e bla bla bla....però a volte ce la facciamo a negoziare. E il pagamento? Va spesso sollecitato.
Ma se andiamo in un negozio e chiediamo quanto costa un vestito, se ci sembra troppo caro stiamo zitti; lo sconto non lo chiediamo e piuttosto andiamo altrove. Quindi, perchè i traduttori o altri liberi professionisti dovrebbero fare sconti del genere? Chi lo fa seriamente vive di questo mestiere, no? Come i commercianti! Ai negozianti nessuno contesta le tariffe, nonostante la concorrenza esista anche per loro, e dunque il sistema dovrebbe valere anche per noi.
Il traduttore che sembra caro in realtà ha le sue motivazione per applicare una determinata tariffa. Magari ha una maggiore specializzazione in un certo settore, più anni di studio nella traduzione, esperienza pratica di lavoro negli ambiti in cui traduce e via dicendo. Se non che maggiori anni di esperienza proprio come traduttore e vive di traduzioni.
Poi c'è il pignolo, cioè quello che vuole un lavoro perfettissimo e praticamente identico all'originale nel layout (a volte non sempre è possibile, vedi tabelle particolari o colonne, didascalie, decori ecc...) e che anche se gli spieghi in turco che non è possibile per tutta una serie di motivi sembra che tu gli abbia parlato in aramaico e continua per la sua strada, e tu ovviamente gli dici che non si può fare e perdi il lavoro.
Poi c'è l'ansioso, quello che dopo averti dato il lavoro ti chiama almeno 4 volte per chiederti se tutto procede e se hai bisogno di qualcosa. E ancor prima di aver consegnato? Bonifico già fatto!
E c'è quello che tradurre=pizza 24 ore, che ti chiama alle 23:00 o ti manda una richiesta alle 3 la notte via mail e che ti chiede 50 cartelle tra 2 giorni. E il bonifico con molta calma.
Poi c'è quello che dopo un mese che gli hai consegnato il lavoro ti riscrive e ti dice  'mi scusi ma mancano 2 cartelle", poi si accorge che non te le ha mai inviate e pensa che gliele puoi fare gratis perchè ti ha già pagato per quel lavoro.
E infine il tipo che non vuole negoziare e ti vorrebbe imporre le sue tariffe o quelle che fino a quel momento gli avevano accettato altri traduttori.
Insomma, ce ne sono per tutti i gusti e razze. In questi casi la cosa migliore da fare è sempre comunicare e dire le cose chiaramente a fronte delle richieste del cliente, con garbo e cortesia anche se in un primo momento fosse lui/lei fosse titubante, in modo che lui abbia sempre un ricordo piacevole di noi e abbia voglia di ricontattarci per futuri incarichi.




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