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mercoledì 24 luglio 2013

L'esperienza lavorativa a supporto delle conoscenze pregresse nella traduzione

Durante un webinar al quale ho partecipato quest'inverno, si parlava di come l'esperienza lavorativa pratica 'extra-traduzione' può essere un valore aggiunto in certi casi per perfezionare/accrescere le nostre conoscenze linguistiche e terminologiche in qualche settore.
Stavo proprio ripensando alle mie e mi sono detta: adesso scrivo un brevissimo post sul tema.

Per quanto mi riguarda, ho beneficiato di alcune esperienze pratiche per l'inglese e il francese per tradurre. 
Lavorando come front-office e back-office assistant ho perfezionato tutta la terminologia dei contratti/agreements tra T.O. stranieri vari e hotel e del linguaggio del rooming/ristorante e menu alla carta.
Ma anche di richieste di booking sui portali web ecc..Per non parlare dei termini di fatture e ricevute fiscali, o burocratici dei preventivi, invio reclami e solleciti. 
Quando invece lavoravo come assistente di direzione, ho letto e tradotto Business Plans, contratti NDA, richieste di acquisto varie, tradotto lettere formali da inviare fuori Italia.
Durante l'esperienza di assistente al coordinatore delle imprese di un Master di Alta Formazione qui a Pisa, ho tradotto testi vari per siti web di formazione, creato in EN presentazioni in Power Point su corsi di Management e Innovazione, Ingegneria dei Servizi e acquisito i concetti più salienti dei settori.
Infine, studiando all'università i testi sulla linguistica (intesa come lo studio scientifico di una lingua) che erano tutti o quasi in inglese, per forza di cose ho dovuto imparare nuove terminologie e concetti settoriali. 

Perciò, in ogni situazione lavorativa 'pratica', bisognerebbe cercare di capire quali potrebbero essere le cose da approfondire maggiormente per poterne trarre un vantaggio in termini di conoscenza e riutilizzarle nel contesto giusto di traduzione.

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