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sabato 23 marzo 2013

Sul mio percorso di traduttrice

Oggi faccio un post dedicato solo a me stessa.
Infatti ho pensato di parlare del mio percorso e approdo al mestiere di traduttrice. Non è breve e semplice come tanti possano immaginare. Credo sia un iter duro, faticoso, fatto di soddisfazioni ma anche di frustrazioni e rinunce a volte, che servono però per crescere e migliorarsi sul campo.
Mi sono diplomata nel 2001 a pieni voti al liceo linguistico Carducci (il migliore in termini di preparazione) di Pisa, dove ho ricevuto una validissima formazione liceale letteraria e linguistica; ho studiato anche diritto, biologia, filosofia, storia dell'arte tra le materie più importanti. Lì ho studiato 3 lingue e 3 letterature: Inglese, Francese e Tedesco. Alla maturità ho fatto un tema in tedesco sul teatro epico del Novecento che è andato benissimo: piccolo orgoglio personale di quel tempo ma che resta un ricordo straordinario per me. Nessuno su 48 allevi delle due lezioni linguistiche scelse tedesco al tema, tranne io, la solita matta.
Una volta terminata la scuola, giuro che non sapevo che strada prendere. Avevo una buona formazione ma non avevo ancora un'idea esatta di che cosa volessi veramente fare. Mi piaceva l'insegnamento (quella scuola forma moltissimo su quel piano, era un istituto magistrale), ma l'idea di avere una cattedra fissa per tutta la vita mi spaventava e lo vedevo come un lavoro monotono, dove non sarei restata pienamente soddisfatta. Mi sarebbe piaciuto insegnare, ma solo quello per come sono fatta io era troppo riduttivo. Allora nel dubbio mi iscrissi a Lingue e Letterature Straniere (curriculum artistico) contro il parere dei miei, che invece mi spingevano a cercarmi subito un lavoro. Grazie all'università infatti capii che la mia strada si stava disegnando davanti a me in modo più chiaro e iniziai ad appassionarmi alla traduzione, alle letture (teoria) e a fare tante traduzioni come esercitazioni (pratica). Realizzai da subito che avevo fatto bene a continuare a studiare, a perfezionarmi e così in tre anni e mezzo mi sono laureata. Dopo scelsi di fare la Specialistica in Traduzione di testi letterari e saggistici, che ho frequentato dal 2005 al 2006 e sostenni diversi esami. Già nel 2006 iniziai a ricevere le prime richieste di traduzione in diversi settori dal datore di lavoro (studiavo e mi mantenevo gli studi lavorando in hotel), anche tramite passaparola e via mail da amici per le loro aziende. Purtroppo un grave lutto di famiglia nel 2007 non mi ha permesso di continuare quel percorso (cosa che rimpiango ma ormai non ho più tempo per potermici dedicare, tra lavoro, bimbo e casa).Quindi continuando a lavorare un po' come dipendente e un po' facendo traduzioni arrivai al 2009. Anno in cui decisi di specializzarmi ancora di più e frequentare un Master a Pisa che mi ha aperto le porte per la traduzione e da lì non mi sono più fermata.
Il Master trattava varie tipologie di traduzioni per le aziende: legale, medico, turistico-economico e terminologia business/finanza. Traduco principalmente nei miei settori di specializzazione, ovvero letteratura, arte, turismo, linguistica ma ho moltissimo lavoro anche nei settori tecnici.
In questo momento sto lavorando ad esempio ad un bilancio aziendale, ma il precedente lavoro è stato un testo turistico, e forse il prossimo (ho appena inviato un preventivo) sarà un testo di enologia.
Mi piace lavorare su testi diversi tra loro e applicare le varie competenze/conoscenze a ognuno di essi. Cerco di essere flessibile e puntuale con i clienti, che è sempre cosa buona per tenerli stretti...
Poi negli anni 2011-2012 ho fatto tre corsi sull'editoria (traduzione per bambini/ragazzi, revisione, traduttore editoriale) che sono stati eccellenti. In questo momento sto seguendo un corso sul marketing per traduttori su Proz.com (fatto molto bene). L'importante in questo mestiere è seguire corsi, aggiornarsi, cercare di allargare i propri orizzonti. Io oggi svolgo questo mestiere full-time! Adesso devo scappare ...ciao a tutti!!!







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