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giovedì 21 marzo 2013

La proposta di un inedito alle case editrici

Questo argomento mi piace particolarmente e ho deciso di parlarne qui sul blog.
Uno dei tanti modi per iniziare la propria carriera di traduttore o per entrare nel mondo dell'editoria in modo più 'diretto' è senz'altro quello di proporre un inedito  una casa editrice. Qualcosa che abbiamo tenuto nel cassetto per anni e che non è mai stato tradotto, che ci piace e lo vorremmo tradurre.
Ecco, se lo avete, tentate! Probabilmente non sarà alla prima, nemmeno alla seconda proposta, ma alla terza potreste farcela. Ma come si fa a proporlo? Qual è l'iter giusto?
Prima bisogna vedere se realmente non è stato tradotto mai da nessuno in Italiano. Fatevi una bella ricerca su Internet, molto approfondita, e quando siete sicuri accertatevi che l'autore sia morto da oltre 70 anni. Se così fosse, la strada è un po' meno in salita, perché vuol dire che i diritti sono liberi. Potrete contattare la casa editrice più vicina allo stile e al tipo di libro che proponete e tentare la possibilità di una traduzione e pubblicazione. Se invece l'autore fosse sempre vivo o morto da meno di 70 anni, la questione cambia. Infatti dovrete contattare l'ufficio rights la casa editrice italiana del testo originale, chiedere chi detiene i diritti - potrebbe essere un'altra casa editrice o agenzia letteraria anche (la risposta potrebbe arrivarvi dopo qualche giorno) - e poi contattare chi li ha veramente per fare la proposta di traduzione in Italiano.
Una volta che avrete ricevuto una conferma d'interesse, potrete preparare del materiale da inviare, le case editrici preferiscono ricevere la proposta via mail in genere, anche per evitare tanta carta che si accumula in ufficio...
Potrete allegare un cv ben fatto, 3/4 pagine di traduzione (7-8 cartelle circa) con le rispettive pagine originali, una buona sinossi con a seguire la descrizione dei personaggi e commenti sullo stile dell'autore, la vostra opinione e perché potrebbe essere pubblicabile/interessante...
Di solito se entro due mesi al massimo non si ottiene risposta, vi consiglio di tentare altrove, perché è no. Cercate anche di non sollecitare l'editore, perché in alcuni casi potreste risultare stressanti. Aspettate fiduciosi...se son rose fioriranno!!!

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