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lunedì 12 agosto 2013

Strumenti di supporto al lavoro di traduzione

Questo post è dedicato a chi si vuole avvicinare alla professione e a tutti coloro che sono curiosi di sapere come lavora un traduttore in senso pratico.

Apparte scegliersi un posto dove lavorare, che può essere la casa (anche se può sembrare strana come cosa, ma l'80% dei traduttori traduce dalla propria abitazione), oppure un ufficio proprio o uno spazio in condivisione (il famoso co-working space) con altri professionisti che svolgono mansioni complementari a quella della traduzione, ci sono molte altre cose da sapere sulla professione che devono essere una sorta di 'braccio destro' del traduttore. 

Prima di tutto serve un buon portatile (due anzi, che se si rompe il primo...come si fa?) meglio con una scheda video di buon livello qualora si facessero contemporaneamente lavori anche di grafica e impaginazione, con un discreto numero di GB di memoria, un hard-disk esterno a supporto di back-up (perché se si rompe il pc all'improvviso e tutto quanto è salvato sul vostro computer non sarete in grado di recuperare il lavoro da consegnare), una chiavetta USB per portarsi dietro ovunque il lavoro da fare o consegnarlo di persona in azienda, se certe informazioni confidenziali non dovessero circolare per e-mail. Inoltre serve un'ottima connessione Internet veloce, affinché non ci siano problemi/ritardi di invio e ricezione documenti. E una chiavetta Internet se non dovesse funzionare la connessione wireless/via cavo.
Potrebbe servire una piccola lampada portabile (che io ho comprato mesi fa) da attaccare come USB al PC se si deve lavorare la sera e non siamo a casa nostra (es. siamo in hotel per viaggi di lavoro), perché è comoda e rilassa gli occhi. E da non sottovalutare...una sedia comoda!
Oltre a questo servono un telefono (fisso o cellulare), scanner, fax e stampante.

Passando invece al 'clou' del lavoro, oggi non basta più avere il classico dizionario cartaceo generale, ma esistono svariate serie di dizionari specialistici con CD ROM (oppure la licenza di consultazione online, molto pratica) che suggerisco di acquistare. Non faccio pubblicità a case editrici ma ce ne sono tre italiane in particolare che sono ottime per il settore tecnico, giuridico, economico-commerciale, medico-scientifico e il dizionario dei sinonimi (molto utile per le collocazioni o per evitare ripetizioni di termini). Inoltre è bene avere un buon dizionario etimologico e di italiano secondo me.
Ma altra cosa fondamentale, il traduttore deve avere una sua 'biblioteca virtuale' di glossari specialistici da consultare qualora non si trovi quello che cerchiamo nel dizionario, oppure ricercandolo on-line. Molto utile sono il sito comparativo tra lingue (non c'è l'italiano al momento) www.linguee.com, i Kudoz di Proz.com e il sito dell'Unione Europea sul diritto http://new.eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it, dove si trovano documenti e atti giuridici ufficiali tradotti 'testo a fronte'. Sul mio sito http://www.servizilinguistici.net/risorse-online/ trovate alcuni glossari o dizionari multilingue che ho accumulato nel tempo, non sono tutti perché ne ho veramente un'infinità, però magari a qualcuno che non li conosce potranno essere di aiuto. Un'ottima cosa è costruirsi 'come formichine' dei glossari personali, che magari si possono condivedere anche con Trados o altri CAT.

Ecco i CAT, questi sconosciuti. Molti traduttori ancora non conoscono o non usano i CAT-tools.
I CAT tools (Computer-Aided Translation) permettono di memorizzare e riprodurre intere frasi o sintagmi e proposizioni mentre traduciamo, consentendoci di risparmiare una notevole quantità di tempo. Ma non solo, si possono usare glossari, dizionari già esistenti o crearli con MULTITERM (parlo di SDL Trados 2011), condivedere TM (importarle ed esportarle), fare allineamento dei segmenti/frasi e da lì creare una TM ecc. Ne esistono di svariati tipi. I più famosi senz'altro sono Trados, Wordfast (PRO), MemoQ, Déjà Vu, Omega T, STAR Transit ecc. Nel tempo ogni versione viene sempre aggiornata dalle case produttrici e il traduttore deve restare al passo con i tempi se non vuole vedersi 'discriminare' da tante agenzie, che richiedono sempre più le nuove versioni dei CAT.
I CAT però sono utili a chi fa traduzioni tecniche, legali, mediche e non al traduttore letterario ovviamente, che non troverà mai frasi ripetitive o simili in un testo di letteratura e che richiede riprodurre le sfumature linguistico-concettuali e un'alta sensibilità personale.

Io ho parlato di strumenti pratici ovviamente, ma alla base di tutto questo per fare questo mestiere occorre aver conoscenza dei settori in cui si traduce, esperienza lavorativa pratica che possa 'rinforzare' le nostre terminologie e bisogna fare corsi di aggiornamento. Per finire, le doti di precisione e attenzione al dettaglio, rispetto della puntualità, volontà di arrivare e passione sono quelle che stanno alla base di chi vuole tradurre sul serio e affermarsi sul campo.









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