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giovedì 27 marzo 2014

Carpe diem alla Bologna Children's Book Fair 2014

Come non scrivere un post a proposito della Fiera di Bologna sull'editoria per bambini e ragazzi?
Lunedì e martedì di questa settimana sono tornata a Bologna, come ogni anno ormai dal 2006, per visitare questa meravigliosa fiera (Paese ospite: Brasile); uno straordinario punto d'incontro per traduttori, illustratori, agenti letterari, ma anche tra editori stessi per l'acquisto e la vendita dei diritti in cerca nuovi testi da pubblicare. Quando varco la soglia di quella fiera, ebbene sì, io non capisco più niente. Mi assale un'euforia tale che mi 'calmo' solo quando esco. Non male vero?!?
Credo sia più che giustificabile. Tralasciando la bellezza e la molteplicità dei libri che si possono vedere, toccare, sfogliare, capire le novità del mercato ma soprattutto 'annusare' che aria tira nell'editoria oggigiorno e quali strategie adottare per farsi notare, lì un traduttore ha mille - che dico - duemila e forse più possibilità di giocarsi bene le carte per proporsi, analizzare bene oggi cosa vuole/chiede una casa editrice e quali sono i veri scogli di questo mondo 'misterioso'.
Duro anche, perché è dura entrare a farne parte. C'è una dura selezione: di traduttori ce ne sono tanti, ma ad ogni modo non bisogna MAI perdere la speranza e cercare di sferrare l'attacco al momento giusto.
Voglio raccontare qui un episodio che mi è successo in fiera e che molto probabilmente mi porteranno altre traduzioni. Questo per far capire come io sia andata subito non direttamente dall'editore, ma abbia raggiunto il mio obiettivo per vie traverse, riuscendo più di altre/i ad ottenere quello che volevo, attirando l'attenzione di chi era seduto/a nello stand.
Il primo giorno dopo aver distribuito un po' di biglietti da visita, ad un certo punto un monitor attrae la mia attenzione in uno stand della Gran Bretagna. Immagini del lavoro in casa editrice, illustratori, copertine ecc...quindi così anche solo per guardare, ma per 'provare a sfruttare' soprattutto questa opportunità (visto che esposti avevano solo titoli inglesi - non si sa mai) mi fermo a lungo e guardo.
Ad un tratto una ragazza seduta si alza e mi chiede in inglese 'ti piace'?
Io dico di sì e lei 'Mmm...ok, bene, come mai? Sei un editore?
Io molto vagamente 'No, non proprio, sono una traduttrice freelance e ho già collaborato nel settore editoriale per bambini..'
Lei 'Davvero? Noi credo che potremmo avere in effetti bisogno di far tradurre qualcosa...'
Io 'verso l'Italiano?'
Lei 'Anche!'
Non vi dico la speranza e la gioia che ho provato. Ha iniziato a tirare fuori alcuni libri piccoli per bambini, altri ancora sulla didattica, e per finire..la cucina/ricette per bambini!! I LOVE COOKING!!!!
Copertine e testi troppo belli, giuro che alla fine non sapevo più dove guardare.
Mi ha chiesto le tariffe, abbiamo parlato un po'. Alla fine ci siamo scambiate i contatti e io sono uscita.
Lei mi ha detto prima di andarmene 'I will keep you in mind!' e io ho pensato 'speriamo, ma magari tra 10 minuti si è già dimenticata di me...'. Però la speranza l'ho tenuta viva.

..Stamani mi ha scritto!
Mi ha mandato la richiesta di preventivo per 6 librini dall'Inglese di due personaggi nuovi della loro serie!
Non vi dico quanto ero felice, adesso c'è solo da sperare che accetti...questi sono i veri momenti dove i sacrifici della vita ti ripagano di tutto quanto quello che hai 'sudato'.


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